Piante aromatiche

La maggior parte degli aromi che utilizziamo nella nostra cucina appartiene a due grandi famiglie diffuse in tutto il mondo e particolarmente abbondanti nel bacino Mediterraneo:
le Labiateae, che comprendono circa 3200 specie, il cui nome deriva dal latino “labios”, in riferimento alla forma della corolla, che è tipicamente divisa in due labbra;
le Umbelliferae, che comprendono circa 3000 specie, prevalentemente erbacee, il cui nome deriva dal latino “umbella” (=ombrello) e fero (=portare), per le loro tipiche infiorescenze ad ombrella.
Le prime sono piante erbacee o piccoli cespugli, diffuse prevalentemente negli ambienti aperti e soleggiati; molte specie entrano nella composizione della macchia  e dei cespuglieti mediterranei  (Camedrio femmina, Micromeria, Salvione giallo, Salvia, Rosmarino, Lavanda, Timo, Nepetella).
Quasi tutte le specie di questa famiglia secernono oli essenziali, elaborati dalle foglie, dal fusto e dai fiori. Per tale caratteristica molte sono coltivate in vaste estensioni e trovano impiego come aromatizzanti e condimento di cibi, in profumeria, liquoreria e nell’industria farmaceutica.
Alcune specie sono coltivate come piante ornamentali per il piacevole aspetto e sono sempre più frequentemente inserite nei giardini mediterranei.
Anche le Umbelliferae sono piante ricche di sostanze aromatiche, contenute sia nelle foglie che nei semi. Fra le più note ricordiamo la carota e il finocchio, coltivate come ortaggi, nonché il prezzemolo e il sedano. Anice, cumino e coriandolo hanno semi ricchi di oli eterei che ne fanno ingredienti tipici della cucina di diversi paesi del mondo.
Alcune sono invece note come potenti veleni. Ricordiamo la cicuta (Conium maculatum), conosciuta già nell’antica Grecia, sporadicamente presente anche in Italia e talvolta confusa con il prezzemolo, al quale assomiglia fortemente.
- Allium schoenoprasum L. (Erba cipollina)
- Artemisia absinthium L. (Assenzio maggiore)
- Artemisia camphorata Vill. (Artemisia canforata)
- Artemisia dracunculus L. (Dragoncello)
- Crocus sativus L. (Zafferano)
- Hyssopus officinalis L. (Issopo)
- Hyssopus officinalis L. subsp. aristatus
- Lavandula angustifolia Miller subsp. angustifolia (Lavanda)
- Melissa officinalis L. (Melissa)
- Mentha sp. (Menta)
- Mentha ibrida flio
- Ocimum americanum L. (Basilico americano)
- Ocimum basilicum L. (Basilico)
- Ocimum carnosum (Spreng.) Link & Otto (Basilico carnoso)
- Ocimum klimandscharicum Gürke
- Ocimum tenuiflorum L. (Basilico sacro)
- Origanum heracleoticum L. (Origano meridionale)
- Origanum majorana L. (Maggiorana)
- Rosmarinus officinalis L. (Rosmarino)
- Ruta chalepensis L. (Ruta d'Aleppo)
- Salvia officinalis L. (Salvia)
- Satureja montana L. (Santoreggia montana)
- Stevia rebaudiana Bertoni (Stevia)
- Tanacetum parthenium (L.) Sch. Bip. (Partenio)
- Thymus vulgaris L. (Timo)
Altre piante aromatiche sono esposte in vaso in occasione di manifestazioni primaverili che si svolgono all’Orto Botanico:
- Anethum graveolens L. (Aneto)
- Anthriscus cerefolium (L.) Hoffm. (Cerfoglio)
- Coriandrum sativum L. (Coriandolo)
- Origanum sp. (Origano)
- Petroselinum sativum Hoffm. (Prezzemolo)
- Satureja hortensis L. (Santoreggia)
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