Origano

Origanum sp.

Labiatae

Il nome del genere Origanum deriva dal greco “oros” (= monte) e “ganaos” (= ornamento), alludendo al fatto che questa piccola labiata costituisce un ornamento per le montagne.

E’ una pianta erbacea perenne.

Nella flora italiana sono presenti diverse specie di origano: l’  “origano comune” (Origanum vulgare L.) con fiori rosati, diffuso nel centro-nord e frequentemente coltivato; l’  “origano cretico (Origanum onites L.) specie del Mediterraneo orientale, presente in Sicilia solo nella zona di Catania e Siracusa; l’origano meridionale (Origanum heracleoticum L.), con fiori bianchi, tipico dei cespuglieti e dei pendii aridi e soleggiati della fascia collinare e montana della Sicilia e dell’Italia meridionale.

Nel genere Origanum rientra anche la “maggiorana” (Origanum majorana L.), pianta erbacea perenne simile all’origano.  

L’origano è un ottimo condimento di largo uso nella cucina italiana. La specie commercialmente più diffusa è Origanum vulgare L., abitualmente usato nell’Italia settentrionale come aroma nella pizza. Tuttavia questo origano ha un profumo più acre e meno pregiato dell’  “origano meridionale”, utilizzato solo nell’Italia del Sud, dove è per tradizione raccolto in montagna allo stato spontaneo ed essiccato a mazzetti.

L’origano fu sempre, fin dal periodo romano, un medicamento rispettabile nella farmacopea antica. Tonico e stimolante delle funzioni digestive, è oggi usato come carminativo, associato ad altre droghe ad azione analoga come la camomilla, il finocchio, la ruta e il timo. L’olio essenziale è un potente antisettico.

 

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