Storia

La storia dell’Orto Botanico di Messina, analogamente a quella dell’Università di Messina, può essere suddivisa in tre periodi.

Il primo periodo va dal 1638 al 1674.
È il periodo aureo dell’Ateneo messinese, il quale nel 1638 decretò la fondazione di un Orto Botanico, di quell’Hortus Messanensis che fu, per ricchezza e per sistemazione, uno dei migliori Orti Botanici dell’epoca. Ma nel 1674 i messinesi si ribellarono agli spagnoli i quali, ritornati nel 1678 soppressero l’Università e distrussero di proposito l’Orto Botanico. (per approfondire… ->)

Il secondo periodo si riferisce all’intervallo 1678-1838.
Durante questi anni a Messina manca una vera e propria Università; l’Ateneo vive una sorta di vita non ufficiale attraverso associazioni culturali ed accademie con attività privata o solo parzialmente riconosciuta. A mantener viva la Botanica sorsero in questo periodo alcuni Orti Botanici privati, frequentati da studiosi, gli ultimi dei quali andarono più tardi ad insegnare nella rinata Università. (per approfondire… ->)

Infine il terzo periodo che va dal 1838 ai nostri giorni.
Con decreto borbonico del 1838 l’Università di Messina rinasce e dopo pochi anni comincia ad agitare il problema del Nuovo Orto Botanico, che in effetti viene poi fondato. In questo periodo Messina è colpita dal cataclisma del 28 dicembre 1908; nuova forte scossa per l’Università tutta e quindi anche per il nuovo Orto Botanico che ancora oggi risente le conseguenze dirette ed indirette del memorabile terremoto. (per approfondire… ->)

BIBLIOGRAFIA:

Merola Aldo (1965), L’Orto Botanico di Messina, in: “Orti Botanici delle Università Italiane” pp. 79-88; Ed. Orto Botanico dell’Univ. di Napoli;
Tripodi Giacomo (1998), L’Orto Botanico “Pietro Castelli”. Università di Messina; in: “Annali di Storia delle Università italiane”.

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