Percorso evoluzionistico

Lungo i viali dell’Orto è possibile osservare numerose specie particolarmente importanti per comprendere l’evoluzione della biodiversità del mondo vegetale.
Tra le più antiche piante vascolari che nel lontano Carbonifero (400 milioni di anni fa) colonizzarono le terre emerse, sono giunte fino ai nostri giorni le felci arboree (Alsophila australis), considerate per questo “fossili viventi”. È possibile osservarle nel settore dell’Orto dedicato alle felci. A quel tempo la vegetazione terrestre era quasi esclusivamente costituita da felci arboree e da Equiseti giganti (le Calamiti) che potevano raggiungere i 20 metri di altezza. Oggi a ricordo delle Calamiti, estinte da milioni di anni, sono giunti fino a noi gli Equiseti, che si possono osservare intorno al laghetto dedicato alla flora umida mediterranea.
Proseguendo in questo rapido viaggio nel tempo all’interno dell’Orto giungiamo all’aiuola delle Cicadee.  Anche queste sono piante assai antiche, risalenti al Giurassico (200 milioni di anni fa) chiamato “era delle cicadee e dei dinosauri”. Queste piante si affermarono  sulla superficie terrestre quando le zone umide si andarono riducendo, e si aprirono nuovi spazi non più adatti alle felci. Molte specie, con aspetto simile alle Cycadaceae, si sono estinte, giungendo a noi solo poche centinaia di specie. Ambientate in piena terra, queste piante possono essere ammirate in un’aiuola a loro dedicata, dove vegetano rigogliose. Accanto alle Cycadacee si trova un grande esemplare di Ginkgo biloba, anch’esso considerato un “fossile vivente”, unica specie della famiglia delle Ginkgoaceae sopravvissuto all’estinzione: con le sue tipiche foglie a ventaglio lascia immaginare come poteva essere un bosco dell’era Mesozoica. Nell’Orto è presente un individuo con coni microsporangiati (maschile). Nella vicina serra delle piante grasse crescono alcune giovani piante di Welwistchia mirabilis, una gimnosperma adattata all’ambiente desertico, caratterizzata da due sole foglie a crescita indefinita.
Il successo evolutivo delle Angiosperme si può osservare lungo tutti i viali dell’Orto, dall’arcaica Magnolia grandiflora, una delle più antiche piante con fiori, risalente al Cretaceo (140 milioni di anni fa), ai Ficus tropicali e alle Palmae, che in passato erano diffusi anche nel Mediterraneo. Infine, piante grasse, carnivore, tillandsie, orchidee esprimono l’infinita capacità di adattamento che a partire dal Cretaceo ha consentito alle Angiosperme di occupare tutte le nicchie ecologiche presenti sul nostro pianeta.
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