Cinema in Orto: 8ª edizione 4-14 luglio 2022

“Omaggio ad Adolfo Celi”

 

Dopo i due anni di interruzione per la pandemia, l’Orto Botanico “Pietro Castelli” e il Cineforum Orione in collaborazione con l’Associazione Antonello da Messina, riprendono l’apprezzata tradizione estiva di proiezioni di film all’aperto, nella cavea dell’Orto, sul tema Messina e il cinema.
In occasione del centesimo anniversario della nascita di un messinese doc come Adolfo Celi, abbiamo pensato di dedicare a lui la rassegna estate 2022, proiettando i suoi primi 4 film, risalenti agli anni ’40 dello scorso secolo.
Per le quattro serate l’Orto Botanico sarà aperto dalle 20.00 alle 23.00.  Ingresso gratuito
Si avvisa che, per motivi di sicurezza, l’ingresso alla proiezione dei film sarà limitato al numero massimo di 90 partecipanti.

 

FILM IN PROGRAMMA:
lunedì 4 luglio, ore 21 –
UN AMERICANO IN VACANZA (1946) – Durata 99’’
Regia: Luigi Zampa
con: Valentina Cortese, Paolo Stoppa, Luciano Salce

 

giovedì 7 luglio, ore 21
NATALE AL CAMPO 119
(1947) – Durata 80′
Regia: Pietro Francisci
con: Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Massimo Girotti, Ave Ninchi

 

lunedì 11 luglio, ore 21
PROIBITO RUBARE (1948) – Durata 85′
Regia: Luigi Comencini
con: Tina Pica, Mario Russo, Luigi Dermastro

 

giovedì 14 luglio, ore 21
EMIGRANTES (1949) – Durata 95′
Regia: Aldo Fabrizi
con: Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Loredana, Eduardo Passarelli
BIOGRAFIA

Adolfo Celi nasce a Messina il 22 luglio 1922, e incomincia qui la sua carriera artistica, giovanissimo, nel gruppo teatrale del GUF. Successivamente si trasferisce a Roma, dove frequenta l'«Accademia d'Arte Drammatica». Dopo il Diploma, entra nel mondo cinematografico; il primo film a cui prende parte è Un Americano in vacanza di Luigi Zampa, nel 1946, cui seguono Natale al campo 119 (1947) di Pietro Francisci e Proibito rubare (1948) di Luigi Comencini.
Nel 1948 è chiamato a interpretare uno dei protagonisti del film italo-argentino Emigrantes di Aldo Fabrizi e, alla fine delle riprese in Sud America, Celi decide di non rientrare in Italia. In Brasile fonda la nuova sede del «Teatro Brasileiro da Comoedia» di San Paolo, diventando, poi, Sovrintendente del «Teatro dell'Opera» di Rio de Janeiro. Fonda anche una Casa di Produzione cinematografica, la «Vera Cruz», con la quale dirige due film: Caiçara (1950) e Tico-tico no Fubà (1952). In Brasile Celi rimane circa quindici anni, e si sposa due volte.
Nel 1964 decide di rientrare in Italia, dove prosegue la sua carriera cinematografica. Riveste i panni indimenticabili del professor Sassaroli, il medico protagonista della trilogia di Amici miei; interpreta poi il Commissario di polizia, che instaura un rapporto di stima e di condivisione culturale con un confinato politico, ne La Villeggiatura (1973) di Marco Leto; il re normanno Boemondo (che parla in versi e in siciliano) in Brancaleone alle Crociate (1970) di Mario Monicelli; il medico de Il Fantasma della libertà (1974) di Luis Buñuel; il simpatico  giocatore di Febbre da cavallo (1976) di Steno; l'ispettore delle ferrovie, burbero ma generoso, in Café Express (1980) di Nanni Loy. Lo ricordiamo anche ne L'Alibi (1969): una sorta di confessione a tre voci, diluita in tre episodi strettamente concatenati tra di loro, diretti ed interpretati dallo stesso Celi, da Vittorio Gassman e da Luciano Lucignani.
Ma la carriera di Celi ha anche un respiro internazionale, di notevole spessore: in Brasile viene ingaggiato dal regista Philippe De Broca per le riprese del film L'Uomo di Rio (1964), con Jean-Paul Belmondo e subito dopo recita ne Il Tormento e l'Estasi (1965) di Carol Reed. Ma il successo, la fama internazionale gli arrivano con la partecipazione a Agente 007 - Thunderball / Operazione Tuono (1965) di Terence Young, in cui interpreta il ruolo indimenticabile dell’italiano Emilio Largo, antagonista di James Bond (interpretato da Sean Connery). E poi, ancora, Il Colonnello Von Rayan (1965) di Mark Robson, con Frank Sinatra; Grand Prix (1966) di John Frankenheimer; e tanti altri. Protagonista anche di tanti sceneggiati televisivi, lo ricordiamo nel ruolo di Joe Petrosino (1972), del Barone di Carini  ne L'Amaro Caso della Baronessa di Carini (1975), in Sandokan e nel suo sequel filmico La Tigre è ancora viva (1977) ed ancora nel ruolo di papa Alessandro VI ne I Borgia.
Muore a Siena, il 19 febbraio 1986, all'età di soli 63 anni, in seguito a un improvviso malore, ma per suo espresso desiderio le spoglie riposano nel Gran Cimitero Monumentale di Messina.
DAI UN'OCCHIATA ALLE EDIZIONI PASSATE DI "CINEMA IN ORTO":

7ª edizione 2019 - "Il Cinema di Angelo Musco"
6ª edizione 2018 - "La Faro Film" e "Omaggio a Tano Cimarosa"
5ª edizione 2017 - "Omaggio a Monica Vitti"
4ª edizione 2016 – “Omaggio a Turi Vasile”
3ª edizione 2015 - "Omaggio ad Adolfo Celi"
2ª edizione 2014 - "Messina e il Cinema"
"Speciale Halloween" 2013
Serata "Generazioni a confronto" 2013
1ª edizione 2013 - "Messina nel Cinema"
condividi su