Il Carbonifero è l’intervallo del tempo geologico che ha avuto inizio 345 mya, si è protratto per 65 milioni di anni, fino a 225 mya, quando ha avuto inizio il Permiano. Durante il Carbonifero i processi di fossilizzazione di estese foreste sono stati imponenti proseguendo poi durante il Cretaceo. La vita vegetale ebbe allora un lussureggiante sviluppo, in un clima caldo umido e in presenza di quantità ottimali di anidride carbonica nell’atmosfera. Una fitta vegetazione copriva immense pianure alluvionali spesso sommerse, dove tronchi, rami e foglie potevano fossilizzare una volta caduti, per l’ambiente privo di ossigeno del fondo lacustre.
Sebbene gran parte dei giganteschi giacimenti di carbon fossile siano privi di tracce degli organismi che li hanno generati, non è rara la fossilizzazione di parti sufficientemente estese per poter effettuare un’attribuzione tassonomica.
La flora del Carbonifero fu dominata da grandi Pteridofite (le “felci” in senso lato), tra cui giganteschi Lepidodendron e Sigillaria (riconducibili agli attuali licopodi), e Calamites (riconducibili agli attuali equiseti) di cui sono esposti frammenti fossili, provenienti da varie località. Nella collezione sono anche presenti esemplari di Pteridosperme, letteralmente “felci con semi”, e le prime Gimnosperme appartenenti al genere Cordaites.