Sapodilla; Sapote

Achras sapota L.

Sapotaceae

Pianta proveniente dall’America Centrale.

 

Piccolo albero sempreverde, generalmente più basso di 10 m, con foglie coriacee, lucide e con venatura centrale pronunciata, raccolte all’apice dei rami. I fiori sono bianchi e poco appariscenti, portati in infiorescenze all’ascella delle foglie. Il frutto ha una forma tra l’ovato ed il cuoriforme, con la buccia leggermente pelosa, rosso-mattone a maturità. La polpa è color cappuccino, dalla consistenza e dal sapore che ricordano vagamente il kaki. 

Il frutto si mangia fresco quando è ben maturo, altrimenti la polpa acerba risulta sgradevolmente astringente al gusto a causa dei tannini che contiene. Il frutto si mangia con il cucchiaino, dopo averlo tagliato a metà e tolti i semi, irrorato con succo di limone oppure può essere aggiunto a macedonie. Il suo apporto calorico è di 83 kcal per 100 grammi. Il frutto si conserva a temperatura ambiente per alcuni giorni ed è ricco di vitamina A e C.

Se scorticata, la pianta trasuda un lattice gommoso (detto chicle), utilizzato per secoli dalle popolazioni del Centro America (Atzechi e Indios) come “chewing gum”, poiché una volta messo in bocca acquisisce una piacevole consistenza elastica senza attaccarsi ai denti.

Attualmente viene prodotta in Tailandia, Indonesia, Malesia, Messico, Filippine e Venezuela. Introdotta in Italia in colture sperimentali risulta poco esigente in fatto di suolo e tollera il vento e la salinità.

condividi su