Pelargoni

Il genere Pelargonium, appartiene alla famiglia delle Geraniacee e comprende circa 230 specie e numerosissime varietà orticole, comunemente chiamate Gerani.
La maggior parte dei Pelargoni è originaria dell’Africa meridionale, altri dell’Australia e delle isole dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Indiano e solo due specie sono autoctone dell’Asia Minore.
Gli ambienti in cui i pelargoni crescono allo stato spontaneo sono molto vari: macchia, boscaglia, savana, deserto. Come gli ambienti in cui crescono, anche i pelargoni sono tra loro molto diversi.
Ci sono specie tuberose che hanno un lungo periodo di dormienza; altre con fusti succulenti, carnosi, spesso ingrossati alla base; cespugli rigogliosi grandi ben più di un metro; specie arbustive e altre piccolissime; specie a portamento colonnare o prostrato.

Tutti comunque ben si adattano al giardino mediterraneo: un inestimabile patrimonio genetico che si manifesta sotto le più svariate forme e che può ancora donarci tanto; Infatti le numerose specie presenti in natura sono state nel tempo ibridate a scopo ornamentale e oggi ne esistono migliaia di varietà dai nomi più pittoreschi.

Il primo pelargonio introdotto in Europa, più di 400 anni fa, fu Pelargonium triste, un pelargonio caratterizzato da un apparato radicale tuberoso, che gli consentiva di sopravvivere per tempi prolungati e di essere trasportato per lunghe distanze sotto forma di semplice tubero. Originario del Sud Africa, luogo d’origine della maggior parte di pelargoni, fu raccolto e caricato sulle navi della Compagnia Olandese delle Indie Orientali che, in viaggio verso l’Oriente facevano scalo in Sud Africa, in una baia naturale nei pressi del Capo di Buona Speranza.

Su richiesta del famoso botanico Carolus Clusius (1526-1609) prefetto dal 1593 del nascente Orto Botanico olandese di Leiden, le navi della Compagnia portarono in Olanda numerose nuove piante attraverso semi, bulbi o tuberi. In poco più di un secolo fu realizzata nell’Orto olandese una collezione di oltre 6000 piante esotiche tra cui altre specie di pelargoni, che si diffusero poi in tutta Europa: Pelargonium cucullatum, tra i progenitori dei pelargoni macranta (o imperiali); Pelargonium peltatum, da cui derivano i pelargoni edera; Pelargonium zonale, progenitore dei pelargoni zonali.
Il nome Geranio deriva dal greco gerànion, cioè “becco di gru” per la particolare forma che assume il frutto. Il nome Pelargonium, con lo stesso significato, fu dato due secoli fa quando la pianta era già nota e diffusa con il suo nome più comune.
Alla collezione di pelargoni dell’Orto Botanico “Pietro Castelli”, che comprende diverse specie e varietà, ha contribuito Filippo Figuera, esperto nel campo e titolare del Vivaio “Malvarosa®” di Giarre (CT), al cui sito web si rimanda per interessanti informazioni riguardanti questo gruppo di piante.
Questo è l’elenco delle specie di Pelargonium attualmente presenti nella nostra collezione:
 P. abrotanifolium  P. Candy Dancer  P. crithmifolium  P. ionidiflorum  P. Old Spice  P. sublignosum
 P. acetosum  P. capitatum  P. cucullatum  P. karooicum  P. Orange Fizz  P. Sweet Mimosa 
 P. acraeum  P. carnosum  P. Deerwood Lavender Lad  P. Lady Plymouth  P. panduriforme  P. tetragonum
 P. alchemilloides  P. caylae  P. denticulatum  P. lanceolatum  P. papilionaceum  P. tongaense
 P. alternans  P. Charmay Snowflurry  P. divisifolium  P. Lara Starshine  P. Peach Cream  P. tomentosum
 P. Annesbrok Beauty  P. Cinnamon  P. echinatum  P. lawranceanum  P. praemorsum ssp. speciosum  P. tricuspidatum
 P. appendiculatum  P. Clorinda  P. fragrans  P. Lemon Fancy  P. Prince of Orange  P. triste
 P. aridum  P. Concolor Lace  P. Frank Headley  P. Little Gem  P. quercifolium  P. x blandifordianum
 P. asperum  P. cordifolium  P. fruticosum  P. Mabel Grey  P. ranunculophyllum  P. xerophyton
 P. Atomic Snowflake  P. criptifolium  P. fulgidum  P. mollicomum  P. reniforme  
 P. Attar of Roses  P. crispum major  P. hirtum  P. mutans  P. Rosat
 P. Brunswick  P. crispum minor  P. hispidum  P. odoratissimum  P. sidoides
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