Alloro; Lauro

Laurus nobilis L.

Lauraceae

Pianta di origine mediterranea.

Il nome del genere Laurus deriva dal celtico ‘laur ‘= verde. Il termine nobilis in latino significa ‘illustre, famoso’, forse per l’usanza di coronare con tralci di questa pianta il capo di personaggi illustri.

Arbusto sempreverde può raggiungere sino ai 10 m di altezza. Le foglie sono semplici, ellittico-oblanceolate, , con margine ondulato, di colore verde-scuro lucido sulla pagina inferiore, più chiare su quella superiore, molto aromatiche se stropicciate. I fiori sono piccoli, giallastri, profumati. I frutti sono drupe ovoidali, nerastre e lucide a maturità.

Le foglie e i frutti dell’alloro sono ricchi di oli essenziali e per questo sono utilizzati come stimolanti, digestivi e aromatizzanti. Le foglie essiccate sono utilizzate frequentemente in cucina come aromatizzanti e per preparare decotti digestivi. Le bacche vengono usate in profumeria e per la preparazione di unguenti e balsami. 

Una leggenda greca narra che la ninfa Daphne, per sfuggire alla bramosia del dio Apollo invocò la grande Madre Terra dalla quale venne trasformata in un albero di Alloro. Il dio, addolorato e commosso dalla purezza della ninfa, prese l’albero come proprio emblema e si incoronò della sua fronda. Da allora, la gloria di poeti e vincitori venne premiata con una corona d’alloro sul capo; a ciò si riconduce anche il termine ‘laurea’. Anche la corona di Napoleone portava raffigurato un tralcio di Alloro.

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