Palma nana

Chamaerops humilis L.

Arecaceae

Il nome del genere Chamaerops si riferisce al portamento della pianta: dal greco “chamai” = basso e “raphs” = cespuglio. Lo stesso significato ha il nome specifico “humilis”, che deriva dal latino e che indica sempre la statura “umile” della pianta.

E’ una specie originaria del bacino Mediterraneo occidentale.

Tra le 2800 specie viventi di Palme,  Chamaerops humilis è l’unica spontanea in Italia (assieme alla Phoenix theophrastii) dell’Europa. La si può osservare in Sardegna, Sicilia e sul versante tirrenico dalla Toscana meridionale alla Calabria (qui anche sul versante ionico).
E’ presente inoltre lungo la fascia costiera della Tunisia, dell’Algeria, in Marocco, sulle coste del Portogallo a su quelle della Spagna fino a Barcellona (isole Baleari incluse).
Nella vegetazione naturale essa si presenta generalmente in ambienti rocciosi, spesso quasi inaccessibili, con portamento cespuglioso, ridotto alle sole foglie, privo di fusto ben sviluppato. E’ possibile vedere in natura esemplari con fusti alti fino a 1 m nella Riserva dello Zingaro presso Palermo e in Sardegna a Capo Caccia. Diverso è il suo portamento quando viene coltivata: in condizioni ottimali può raggiungere un’altezza di 6-8 m.

Le foglie crescono all’apice del fusto, sono a ventaglio, rigide e dritte con lamina semicircolare coriacea, con 10-15 segmenti lanceolati, stretti e biforcati, lunghi fino a 70 cm. La parte centrale delle giovani foglie è commestibile. Il picciolo è caratterizzato da spine sui suoi due latui e da un reticolo di fibre alla base. Le infiorescenze sono fitte e fortemente ramificate, hanno origine tra i piccioli e sono racchiuse da una guaina (spata) formata da due lobi. I fiori gialli hanno picciolo breve, sono di colore giallo acceso e fioriscono da maggio a giugno. I frutti di questa palma sono drupe commestibili, di colore bruno, lunghi fino a 3 cm ed hanno forma globosa quasi sferica od ovale.

Diversi sono gli usi che si possono fare delle varie parti di questa pianta. Le fibre basali del picciolo sono utilizzate come crine vegetale, un materiale spesso usato per imbottiture di vario genere. In alcune zone del Mediterraneo si usavano e si usano ancor oggi le sue foglie quale materia prima per un particolare artigianato: dai segmenti delle foglie si ottengono scope, corde, stuoie, ecc..  Le foglie sono usate dai fiorai quale verde da fronda. 

La palma nana è un elemento ornamentale noto in tutto il mondo per l’abbellimento delle zone costiere; la si incontra nelle aiuole cittadine delle passeggiate del lungomare, nei parchi e nei giardini rivieraschi. Nell’arte la troviamo già raffigurata nei vasi greci, in bassorilievi di epoca romana ed in molti quadri di soggetti religiosi.

 

 
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