Cereali

Nel primo tavolo sono presentate alcune specie di cereali utilizzate dall’uomo principalmente a scopo alimentare:
il riso (Oryza sativa L.), il grano duro (Triticum turgidum L. var. durum), il sorgo (Sorghum vulgare Pers.), il panìco (Setaria italica (L.) Beauv.), il grano tenero (Triticum aestivum  L.), l’orzo (Hordeum vulgare L.), il miglio (Pennisetum glaucum (L.) R.Br.), l’avena (Avena sativa L.).

Il secondo tavolo è dedicato al Mais: conosciuto anche col nome di Granturco, è coltivato da molti millenni nell’America Centro-meridionale, il luogo di origine di questa specie. Successivamente alla scoperta del Nuovo Mondo, il mais si è diffuso in tutti i continenti. E’ stato ottenuto attraverso selezioni e ibridazioni di un progenitore selvatico, probabilmente il Teosinte (Zea diploperennis Iltis, Doebly & Guzman): tutti i mais conosciuti e il teosinte hanno uguale numero cromosomico (2n=20).
Molte spighe sudamericane derivano da popolazioni di mais non sottoposto ad alcuna selezione. I mais moderni invece sono selezionati ibridando piante ad alta omozigosi, ottenute dopo 5-7 generazioni di auto-impollinazione: le linee pure. La prima generazione ibrida presenta il fenomeno del vigore ibrido, con spighe particolarmente ricche di cariossidi.
Il Mais è un organismo di grande importanza per gli studi di genetica. Su questo materiale sono stati scoperti i transposoni (Jumping genes), sequenze di DNA che possono collocarsi in differenti posizioni nel genoma cellulare, causandone mutazioni e variazioni. Nel 1983, grazie a questa scoperta, Barbara McClintock ebbe il premio Nobel.

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