Quello strano vitigno dall’identità ancora sconosciuta.
C’è una novità da segnalare nell’ambito delle ricerche finalizzate alla conoscenza e conservazione del germoplasma vegetale del territorio messinese: nella zona di Milazzo, infatti, è stato individuato un vitigno molto particolare, il cui genoma attualmente non risulta fra quelli conosciuti. Si tratta di un’unica ed annosa pianta di vite, scoperta da Mario Crisafulli e Antonio Torre nel 2019 all’interno delle mura del Castello di Milazzo, in una zona in cui la macchia mediterranea cresce indisturbata da molti anni. Si è cercato di scoprire, in collaborazione con l’Orto Botanico “Pietro Castelli” di Messina, a quale varietà conosciuta essa potesse essere ricondotta. Le prime analisi effettuate attraverso l’uso di marcatori molecolari su materiale inviato alla Fondazione Edmund Mach in Trentino e al CNR di Palermo, grazie all’interessamento di Mario Maiorana (presidente nazionale del MIVA), indicano che tale varietà di vitigno è sconosciuta; il suo genoma non è infatti contemplato fra quelli archiviati nelle varie banche dati internazionali consultate e non risulta iscritto nel Registro nazionale. Al vitigno è stato dato il nome di “Nera dei mari”. Ulteriori studi verranno condotti per capire le affinità genotipiche con altri vitigni e cercare le sue origini.