Liliaceae

Haworthia sp.

I fiori sono bianchi, piccoli e numerosi, in qualche caso con venature più scure (H. helmiae). Sono portati in infiorescenze piuttosto sottili e allungate, che solo raramente si ramificano, come accade nella sezione delle Margaritifere (es. H. pumila, H. attenuata).
Ciascun fiore ha un perigonio irregolare (zigomorfo) con sei tepali , di cui tre rivolti verso l’alto e tre verso il basso e ripiegati all’indietro. Questa irregolarità del perigonio è caratterizzante per il genere Haworthia rispetto a tutte le altre Liliaceae, che hanno perigonio regolare (attinomorfo). L’irregolarità del fiore permette inoltre di distinguere con facilità Haworthia da Astroloba, generi peraltro molto simili tra loro e delle stesse regioni.
  
Le prime specie di Haworthia ad essere descritte furono H. retusa, H. viscosa e H. pumila, che Linneo, nel suo “Species plantarum” apparso nel 1753, incluse nel genere Aloe.
Successivamente Adrian Hardy Haworth (1768-1833), il primo dei grandi botanici a interessarsi specificatamente di succulente, nella sua opera “A new arrangement of the genus Aloe” (1804) fece la prima classificazione sistematica di queste piante, includendole come Linneo nel genere Aloe. Le specie da lui considerate erano state raccolte in natura, nella colonie del sud-Africa,dai naturalisti al servizio del Regno Britannico e coltivate da lui stesso nell’Orto Botanico di Kew in Inghilterra.
Il genere Haworthia fu istituito nel 1809 da Henri August Duval, che nel suo libro “Plantae succulentae in horto Alenconio” separa dal genere Aloe i generi Gasteria e Haworthia.
Lo stesso Haworth, infine, adotta la suddivisione proposta da Duval nella sua opera “Synopsis plantarum succulentarum”, pubblicato dal 1812 al 1827.
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