Grande successo e interesse ha suscitato la partecipazione dell’Orto Botanico P. Castelli dellUniversità di Messina allesposizione di florovivaismo Euroflora, che si è tenuta a Genova dal 21 Aprile al 1 Maggio.
Per loccasione abbiamo esposto, nello stand riservato alla Società Botanica Italiana (Gruppo di lavoro per gli Orti Botanici), circa 20 esemplari di piante a rischio di estinzione del territorio peloritano, riprodotte allinterno del nostro Orto. Tra queste ricordiamo:
– il Limonium di Capo Alì (Limonium sibthorpianum (Guss.) O. Kuntze), che cresce esclusivamente nellomonimo Capo, salvato dallestinzione grazie alla raccolta di semi e alla riproduzione allinterno del nostro Orto Botanico. Per la sua importanza è stato scelto come logo del nostro Orto.
– il fiordaliso cicalino ( Centaurea deusta Ten. subsp. divaricata (Guss.) Matthäs et Pignatti), pianta del litorale sabbioso di Torre Faro, ridotta ormai a pochi individui per la pressione antropica esercitata su tale litorale, presente nellOrto dove fiorisce rigogliosa.
– la felce bulbifera (Woodwardia radicans (L.) Sm.), rara felce di origini molto antiche (circa 70 milioni di anni fa), sopravvissuta ai cambiamenti climatici trovando rifugio nelle strette valli umide dei Peloritani e della Calabria meridionale; da anni è coltivata con successo allinterno dellOrto.
Per loccasione abbiamo esposto, nello stand riservato alla Società Botanica Italiana (Gruppo di lavoro per gli Orti Botanici), circa 20 esemplari di piante a rischio di estinzione del territorio peloritano, riprodotte allinterno del nostro Orto. Tra queste ricordiamo:
– il Limonium di Capo Alì (Limonium sibthorpianum (Guss.) O. Kuntze), che cresce esclusivamente nellomonimo Capo, salvato dallestinzione grazie alla raccolta di semi e alla riproduzione allinterno del nostro Orto Botanico. Per la sua importanza è stato scelto come logo del nostro Orto.
– il fiordaliso cicalino ( Centaurea deusta Ten. subsp. divaricata (Guss.) Matthäs et Pignatti), pianta del litorale sabbioso di Torre Faro, ridotta ormai a pochi individui per la pressione antropica esercitata su tale litorale, presente nellOrto dove fiorisce rigogliosa.
– la felce bulbifera (Woodwardia radicans (L.) Sm.), rara felce di origini molto antiche (circa 70 milioni di anni fa), sopravvissuta ai cambiamenti climatici trovando rifugio nelle strette valli umide dei Peloritani e della Calabria meridionale; da anni è coltivata con successo allinterno dellOrto.
(Vai alla pagina dedicata ai progetti di conservazione).
Oltre alle piante è stato spedito a Genova per loccasione un campione derbario di una foglia di felce bulbifera, raccolta in una forra aspromontana, lunga m 2,65 adeguatamente incorniciata, che ha attirato lattenzione dei visitatori.