Melissa

Melissa officinalis L.

Labiatae

Il nome del genere “Melissa” deriva dal greco e significa “ape”. Melissa è il nome della ninfa greca protettrice di questo insetto.

E’ una pianta erbacea perenne di origine asiatica, spontaneizzata nelle regioni mediterranee dell’Europa e dell’Africa. Introdotta in Italia fin dall’antichità, la sua coltivazione, in passato frequente, è oggi molto più ridotta. Tende a spontaneizzarsi negli orti, dove è lasciata crescere indisturbata.

E’ apprezzata come erba aromatica per il suo intenso aroma di limone: le sue foglie fresche sono usate per insaporire insalate, minestre e carni.

Grazie alla sua azione sedativa ed antispasmodica, la melissa è impiegata oggi come sedativo negli stati d’ansia con somatizzazioni viscerali. L’estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale contro Herpes simplex, per cui viene usata anche nel trattamento dell’herpes labiale. 

Nella mitologia greca le api nutrirono il piccolo Giove con del miele di melissa. Secondo gli Arabi rallegrava gli animi e scacciava la malinconia. Il suo olio essenziale era usato dagli alchimisti per preparare l’elisir delle “quintessenze” che aveva il potere di ringiovanire il corpo, far rinascere i denti, le unghie e i capelli. Per attirare nuovi sciami di api, si usava sfregare l’interno delle arnie con foglie di melissa.
 

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