Il Tamarindo o “dattero dell’India” è un grande albero sempreverde, molto longevo, originario dell’Africa orientale e dell’India, con piccoli fiori poco appariscenti, dai petali gialli in parte striati di rosso o arancione, riuniti in infiorescenze.
I frutti, maturi nella tarda primavera e inizio estate, sono legumi contenenti ciascuno una dozzina di semi avvolti da una polpa commestibile verde tendente al marrone a maturità, che ricorda il nostro carrubo. La polpa, usata come spezia nella cucina indiana, è un ingrediente base della salsa Worcester.
In Italia il Tamarindo è noto come sciroppo, ottenuto dalla cottura della polpa in acqua e zucchero fino ad ottenere una crema e usato come bibita dissetante o per la preparazione di granite.
La pianta di Tamarindo presente nella serra tropicale dell’Orto Botanico sta fiorendo per la prima volta (2015). Questa specie, tipicamente tropicale, nel nostro clima non può essere coltivata all’aperto, ma in serra si è ben adattata e sta crescendo rigogliosa da più di 10 anni.