Quegli strani vitigni dall’identità ancora sconosciuta

C’è una novità da segnalare nell’ambito delle ricerche finalizzate alla conoscenza e conservazione del germoplasma vegetale del territorio messinese: nella zona di Milazzo, infatti, sono stati individuati due vitigni molto particolari, il cui genoma attualmente non risulta fra quelli conosciuti. Si tratta di due uniche ed annose piante di vite, scoperte da Mario Crisafulli e Antonio Torre nel 2019 all’interno delle mura del Castello di Milazzo la prima, e da Mario Crisafulli nel 2021 in località Tono la seconda, entrambe in zone in cui la macchia mediterranea cresce indisturbata da molti anni. Si è cercato di scoprire, in collaborazione con l’Orto Botanico “Pietro Castelli” di Messina, a quale varietà conosciuta esse potessero essere ricondotte. Le prime analisi effettuate attraverso l’uso di marcatori molecolari su materiale inviato alla Fondazione Edmund Mach in Trentino e al CNR di Palermo, grazie all’interessamento di Mario Maiorana (presidente nazionale del MIVA), indicano che tali varietà di vitigni sono sconosciute; i loro distinti genomi non sono infatti contemplati fra quelli archiviati nelle varie banche dati internazionali consultate e non risultano iscritti nel Registro nazionale. Ai vitigni è stato dato il nome di “Nera dei mari” e “Nera del Tono”. Ulteriori studi verranno condotti per capire le affinità genotipiche con altri vitigni e cercare le loro origini.

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