Aloe vera

Aloe vera (L.) Burm.

Liliaceae

Cespuglio con foglie succulente originario dell’Africa orientale, Arabia ed India; è coltivato in Italia e spontaneizzato in alcune località della Calabria e della Sicilia. Preferisce terreni secchi e calcarei.

L’Aloe vera è una miniera di sostanze di interesse fitoterapico: vitamine, minerali, enzimi e amminoacidi. Dalle sue foglie si estrae un succo denso, ottenuto dopo eliminazione della parte più esterna della foglia, ricca di piccole ghiandole contenenti antrachinoni, sostanze dall’azione lassativa. 

Il succo di Aloe vera ha azione depurativa del fegato, dei reni e del sistema linfatico; è un ottimo antiossidante, nutriente e tonificante cellulare; stimola e riequilibra il sistema immunitario, aumentando le difese dell’organismo; è utile in caso di disturbi gastrici (gastrite, ulcera, colite), emorroidi e reumatismi. Per uso esterno il gel di Aloe vera ha proprietà antinfiammatorie, lenitive, idratanti, anestetiche, cicatrizzanti e antibiotiche, il suo uso è ideale in caso di pelle secca, mani screpolate, irritazioni della pelle e ustioni, scottature solari, punture di insetti, abrasioni e dermatiti, lesioni ulcerative, nonché trattamenti pre-solari e doposole.

L’Aloe Vera è conosciuta da millenni per le sue proprietà medicinali. E’ citata nell’Antico Testamento e nei Vangeli. Era usata da Egizi, Cinesi, Indiani e popoli Arabi. Il documento più antico in cui si fa riferimento all’Aloe vera pare sia il Papiro di Ebers (circa 1500 a.C.) in cui sono elencate le proprietà salutari di questa pianta, usata in Egitto anche nel processo di imbalsamazione. Ippocrate (460-337 a.C.) e Dioscoride (20-70 d.C.) citano ripetutamente l’uso dell’Aloe nei loro trattati, decantandone le proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, disinfettanti, antiscottature. Durante il Medio Evo e il Rinascimento l’uso medicinale dell’Aloe si diffuse in Europa, e da qui nel Nuovo Mondo, dapprima nei Caraibi e successivamente in Messico e Sud America.

 

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