Woodwardia radicans

la "felce bulbifera"

Woodwardia radicans è una felce rigogliosa dal portamento elegante, tra le più interessanti della flora europea, caratterizzata da fronde che possono raggiungere lunghezze superiori ai 3 metri. Una sua peculiarità è la formazione di bulbilli nella porzione apicale del rachide fogliare (da cui il nome felce bulbifera), che consentono la propagazione vegetativa nel momento in cui le fronde toccano il terreno umido, dando origine ad un nuovo individuo.
È specie relitta del Terziario, tipica rappresentante di una flora tropical-montana che 70 milioni di anni fa caratterizzava le aree montuose di alcune regioni del Mediterraneo. Poiché è una delle poche testimonianze di quella antica flora, è oggi da considerarsi un vero e proprio “fossile vivente”.
Con l’affermarsi del clima mediterraneo, questa felce ha notevolmente ridotto il suo areale, trovando rifugio nelle forre umide e ombrose, dove l’acqua è disponibile per l’intero arco dell’anno.
In Italia i popolamenti di Woodwardia radicans si sono conservati soltanto in circoscritte aree dell’Italia meridionale e precisamente in Campania, Sicilia e Calabria. In particolare in Sicilia cresce solo in alcune strette valli dei Monti Peloritani, dove è oggi fortemente minacciata dalla pressione antropica che mette a rischio la sua sopravvivenza a causa della captazione di acque, del pascolo, e degli interventi di pulitura del sottobosco.
Nell’Orto Botanico da tempo Woodwardia radicans  viene propagata vegetativamente attraverso i bulbilli che ogni foglia differenzia alla sua estremità. È stato così possibile ottenere diverse piante, in parte piantumate in piena terra. Si è avviato inoltre un programma di riproduzione gamica.
Data la sua rarità e la sua natura di specie relitta, questa felce è tutelata da Convenzioni internazionali (Convenzione di Berna; Direttiva Habitat 43/92 CE) ed è riportata nelle Liste Rosse Regionali come specie “fortemente minacciata” per la Sicilia.
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